Fondazione Famiglia Piacenza

La Fondazione Famiglia Piacenza, i cui documenti sono stati riordinati a partire dal 1982, si è costituita nel 1990. Ha sede nella villa di Pollone, che la famiglia abita dalla prima metà dell’Ottocento. Conserva tutto il materiale che i Piacenza, attivi nel campo della lavorazione e del commercio della lana a partire dalla prima metà del XVII secolo e in quello più propriamente tessile dalla prima metà del secolo successivo, hanno accumulato nel corso della loro lunga storia.

l'Archivio

L’archivio (che conta quasi un centinaio di metri lineari) è costituito principalmente dalle carte di famiglia sia da quelle, assai rilevanti, relative all’azienda tessile, con una continuità documentale che va dalla metà del Settecento ad oggi. 

Sono conservati anche altri fondi acquisiti per legami famigliari. 

Ai documenti di archivio si affiancano raccolte fotografiche, oggetti, campionari tessili, capi storici confezionati con tessuti Piacenza e riviste d’epoca, per lo più inerenti al campo della produzione tessile e della moda.

LA villa

Nel 1791 quando Giovanni Alberto Rossignoli acquista il terreno e le costruzioni esistenti nel luogo vi erano solo case rustiche, la più importante delle quali apparteneva ad Agostino Delleani. 

Rossignoli fa demolire le costruzioni di minore importanza e riadatta la principale, costruendo il corpo principale dell’attuale palazzo Piacenza. 

Nel 1817 subentra nella proprietà Carlo Belletti, il quale cede, nel 1843, la proprietà a Delfino Piacenza.

Nel 1874 Delfino vende la proprietà ai nipoti, figli del fratello Giovanni, Carlo e Felice, i quali avevano sino ad allora abitato nel palazzo ove ora ha sede il Comune di Pollone. 

Nei primi anni del decennio successivo Felice acquista la parte di Carlo e diviene unico proprietario del palazzo al quale grazie al successo in campo industriale, fa compiere continue migliorie nella struttura architettonica e negli impianti.

 Soprattutto tra gli anni 1900 e 1904 egli fa decorare le facciate con timpani alle finestre che ingentiliscono l’aspetto del palazzo e fa costruire anche il portico che si affaccia sul magnifico giardino che si apre in una strabiliante vista su tutta la pianura sottostante.

la serra

Specchio che riflette l’anima verde della famiglia, negli anni la serra è sempre stata uno spazio polivalente. 

Vediamo come negli anni si sia trasformata da luogo di svago, ad ambiente per colture fino a set per servizi pubblicitari.